Roma è meta ogni anno della visita di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, che ne desiderano ammirare le piazze, i monumenti, gli edifici più importanti e significativi. Diverse sono anche le bellissime fontane che adornano la città, tra cui spiccano veri e propri capolavori. Tra questi senz'altro quella dei Quattro Fiumi, di Gian Lorenzo Bernini. Pur di ammirarla, tanti sono i turisti che tendono a soggiornare in
hotel in piazza Navona, dove è ubicata, o nei suoi pressi, come ad esempio l'hotel Teatro Pace.
Questa fontana rappresenta un'opera d'arte magnifica, realizzata da uno dei più grandi geni del Barocco italiano. Diverse sue creazioni, inoltre, vengono ammirate quotidianamente nei più bei luoghi o musei cittadini: come piazza di Spagna o quella di S.Pietro, o ancora nella Galleria Borghese. Andiamo a scoprire un pò di più sulla vita di questo artista campano, capace di realizzare capolavori di assoluta bellezza, e sulla sua creazione presente a piazza Navona.
Bernini, un'artista poliedrico
Nato nel 1598 a Napoli, sotto la guida del padre, anch'egli artista, crebbe professionalmente e iniziò a distinguersi per la magnificenza di alcune sue opere. Trasferitosi a Roma, su commissione di diversi ecclesiastici, produsse varie statue, tra le quali il celeberrimo Ratto di Proserpina. In seguito, grazie alla sua maestria e alla sua amicizia con l'allora Papa Urbano VIII°, gli fu affidata la direzione dei lavori della basilica di S.Pietro.
Qui Gian Lorenzo Bernini non solo creò il celebre Baldacchino, ma in seguito ideò anche il colonnato presente nella piazza antistante la basilica stessa. Dopo alterne vicende, dovute anche alla successioni di vari pontefici, fu con Alessandro VII° che realizzò altre opere importanti, tra cui la facciata interna della porta di piazza del Popolo. Ritornato da un soggiorno in Francia, tra le ultime più belle creazioni, vi sono delle statue raffiguranti degli angeli, poi collocate lungo Ponte S.Angelo. L'artista morì poi nel 1680.
La fontana dei Quattro Fiumi
Ideata e realizzata intorno al 1650, quest'opera è costituita da una serie di statue imponenti ed in marmo bianco a cui, in seguito, venne aggiunto anche un obelisco egizio risalente al circo di Massenzio e rinvenuto qualche anno prima. L'artista campano modificò una semplice vasca presente in piazza Navona e vi pose delle statue maschili, raffiguranti i quattro fiumi più importanti e conosciuti all'epoca, uno per ogni continente: Danubio, Rio de la Plata, Gange ed il Nilo.
Quest'ultimo è rappresentato con un velo a nascondere la testa in quanto, in quel periodo, ancora non erano state scoperte le sorgenti del fiume africano. A completare l'opera, vi sono inoltre le raffigurazioni sia di alcuni animali, tra cui un cavallo, un delfino ed un leone, e sia di alcune piante ed alberi. Il tutto rappresenta una delle più belle opere del Barocco italiano e dello stesso artista campano.